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Dalla crisi all’opportunità: la visione di Floro Flores per un Sud che crede in sé stesso

Dalla crisi all’opportunità: la visione di Floro Flores per un Sud che crede in sé stesso

27 maggio 2025


C’è chi racconta il Sud come un eterno problema e chi, come l’imprenditore Francesco Floro Flores, lo vede invece come un’occasione unica per ripensare il futuro. Durante l’ultimo evento organizzato da Primavera a Napoli, il presidente di uno dei più importanti gruppi nel campo dell’aerospazio, dell’aerotecnica e dell’informatica ha portato sul palco una visione forte, concreta e controcorrente.

“Piuttosto che parlare di quello che non funziona, vediamo quali sono le opportunità da cogliere.”

Con queste parole ha scelto di ribaltare la prospettiva. Mentre molti si concentrano sul divario tra Nord e Sud, lui punta il dito verso ciò che possiamo costruire. Un discorso che non indulge in ottimismo di maniera, ma che affonda le radici in una conoscenza diretta del territorio, delle sue difficoltà, ma soprattutto delle sue potenzialità.

Il Sud come laboratorio d’innovazione

In un’epoca di rivoluzioni tecnologiche – dall’intelligenza artificiale alla robotica, fino ai droni – Flores individua un vantaggio competitivo che pochi sembrano voler vedere: una gioventù intelligente, creativa, che sta abbandonando il mito del posto fisso per lanciarsi nella sfida dell’imprenditorialità.

“Io la chiamo la miglior gioventù del Sud, che ha delle potenzialità incredibili.”

Questa generazione non aspetta più il “posto fisso” ma si inventa il proprio lavoro, costruisce start-up, si forma in università eccellenti – spesso sottovalutate – e guarda al mondo con coraggio. È proprio qui, secondo Flores, che si gioca la vera sfida del Mezzogiorno: trasformare il talento in impresa, e l’impresa in sviluppo.

Tra politica e impresa: una distanza ancora da colmare

Non sono mancati i passaggi critici nei confronti della politica, soprattutto quando si parla del rapporto – spesso ambiguo – con il mondo dell’imprenditoria.

“Fare sano significa essere libero. E limprenditore libero non è sempre ben visto.”

Flores denuncia un sistema ancora troppo legato al clientelismo, in cui l’impresa viene talvolta vista come un fastidio, anziché come una risorsa. Per crescere, invece, serve un ambiente favorevole, fatto di regole chiare, di supporti trasparenti, di strategie industriali coerenti. Non è assistenzialismo, ma visione.

L’esempio della Francia e il paradosso italiano

Con uno sguardo all’estero, Flores racconta l’esperienza del suo gruppo in Francia: un Paese dove le imprese vengono accompagnate a crescere, supportate nei processi di internazionalizzazione, valorizzate come asset strategici. Un modello di sviluppo che contrasta con il “sostegno a pioggia” che spesso caratterizza le politiche industriali italiane.

“In Francia il governo guarda alle aziende come un sistema da far crescere. Da noi invece manca una visione.”

La sua azienda, che vent’anni fa era allo stesso livello dei suoi concorrenti francesi, oggi si ritrova a competere con colossi cresciuti a dismisura grazie anche all’intervento pubblico, mentre in Italia si resta bloccati in una crescita lenta e solitaria.

Più imprenditori, meno assistiti

Una delle immagini più forti e significative del suo intervento è quella di una strada di Napoli trasformata in “via degli artigiani”: botteghe, laboratori, salumerie, macellerie. Non 100 impiegati, ma 100 imprenditori.

“Quello che manca a Napoli non è il lavoro, è la cultura del lavoro.”

Ed è qui che il suo discorso diventa anche personale. Racconta di suo padre artigiano, di come da lui abbia imparato i valori della qualità, del tempo, del cliente. Una testimonianza che sfata l’idea dell’imprenditore “di prima generazione” e rivendica una continuità con le radici artigiane, con quella cultura del fare che è ancora viva nel nostro Sud.

Defiscalizzazione e salari: le sfide aperte

Tra i temi affrontati anche quello, spinoso, della defiscalizzazione al Sud. Un’occasione che, secondo Flores, sarebbe stata fondamentale per rendere più competitivo il costo del lavoro e attrarre investimenti.

“È stata bloccata una misura che significava una riduzione del costo del personale del 30%: un danno enorme.”

E sui salari, la riflessione è lucida: non si tratta solo di paghe basse, ma di una diversa proporzione rispetto al costo della vita, che crea gabbie salariali difficili da rompere senza un intervento strutturale.

Conclusione: un futuro da costruire insieme

L’intervento di Floro Flores è stato più di una testimonianza: è stato un appello. Un appello alla politica perché smetta di pensare al Sud come un problema e inizi a trattarlo come una risorsa. Ma anche un appello ai giovani, affinché credano nel proprio talento. E un appello alle imprese, perché tornino ad essere comunità, scuole, famiglie.

Una strada nuova è possibile, ci ha detto. E passa da qui: dalla libertà dell’imprenditore, dalla forza della gioventù, dalla rinascita del lavoro come valore culturale prima ancora che economico.