La Presidente di Volt Francesca Romana D’Antuono a Napoli con Primavera
20 maggio 2025
Durante il nostro ultimo convegno, abbiamo avuto l’onore di ospitare Volt, un movimento politico giovane, europeo e progressista. È stato un momento importante, non solo per le parole forti e ispirate della Presidente Francesca Romana D’Antuono, ma anche per ciò che rappresenta questo incontro: la possibilità concreta di costruire un’alleanza nuova, credibile e coraggiosa.
“Spero che i percorsi di Primavera e di Volt si possano in qualche modo unire sempre di più”. Si è aperto così lo slot che ha ospitato l’intervento di Francesca Romana D’Antuono, a testimonianza di una volontà comune di mettere a sistema energie, storie, e visioni per rompere gli schemi e aprire spazio. Spazio a chi troppo spesso resta ai margini: le donne, i giovani, chi non ha voce.
Volt ci ha ricordato, con forza e passione, che i problemi che affrontiamo — dalla crisi dei salari alla sanità che scricchiola, dall’emigrazione giovanile alla disuguaglianza nel mercato del lavoro europeo — non possono essere fronteggiati con le vecchie logiche nazionali. Serve una visione comune, serve un’Europa che sia non solo un mercato, ma una casa giusta e solidale per tutte e tutti.
Guardare all’Europa partendo dall’Italia, provando a colmare le distanze tra Nord e Sud, facendo in modo che i giovani meridionali non siano più costretti a lasciare la propria terra per “inseguire dignità altrove”. A questa e a tante altre esigenze dobbiamo rispondere con il coraggio della verità e con la determinazione del cambiamento.
Siamo felici che Volt voglia condividere con noi questa battaglia. Perché condividiamo una visione: analizzare un sistema che non funziona e rimontarlo con i pezzi giusti. Non a caso, la presidente Francesca Romana D’Antuono ha chiuso il suo intervento ricordando che 17 milioni di italiane e italiani non hanno votato alle ultime elezioni. Un’assenza che pesa, e che ci interroga.
“Andiamole a scoprire insieme, andiamocele a prendere insieme”, ha detto. È proprio da qui che vogliamo partire: insieme.
Perché un’altra politica è possibile. Ma solo se la costruiamo insieme, passo dopo passo, voce dopo voce, realtà dopo realtà.